L'ipsometro a pressione è uno strumento scientifico che come abbiamo avuto modo di appurare dai precedenti post ha un funzionamento molto semplice rispetto magari ad altri più complessi.
Il suo funzionamento si basa proprio sulla caratteristica chimica dell'acqua (o di qualsiasi altro liquido) che a seconda della pressione esterna differente che agisce su di essa, tenderà a bollire ad una determinata temperatura, tale temperatura rapportata ad una specifica scala permetterà di ottenere la quota d'altezza alla quale ci si trova.
L'aeriforme che si forma durante l'ebollizione si addensa in ammassi detti "bolle", da cui il nome del fenomeno. Le bolle aeriformi costituiscono la fase dispersa, mentre il liquido circostante è detto fase continua.
L'ebollizione si verifica solo allo stato liquido e quando la tensione di vapore del liquido eguaglia la pressione atmosferica (o più in generale quella dell'ambiente circostante).
Poiché la tensione di vapore non è mai nulla, abbassando sufficientemente la pressione si può provocare l'ebollizione a temperature anche vicine al punto di congelamento.
Viceversa, alzando la pressione a temperatura costante si interrompe l'ebollizione.
All'aumentare della temperatura, dato che la tensione di vapore aumenta, si ha che, a parità di pressione, scaldando un liquido non in ebollizione lo si porta in ebollizione, mentre viceversa raffreddando un liquido in ebollizione, l'ebollizione cessa. Tuttavia, continuando a scaldare un liquido già in ebollizione, se si mantiene costante la pressione, la temperatura non aumenta, in quanto tutto il calore somministrato viene assorbito dal fenomeno dell'ebollizione (calore latente).
BIBLIOGRAFIA:
https://it.wikipedia.org/wiki/Ebollizione
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