L'ipsometro a pressione è stato largamente usato nell'800 e ad inizio '900 proprio per la sua facilità di trasporto, caratteristica fondamentale per uno strumento che ha avuto largo utilizzo nelle spedizioni, soprattutto alpine, ma anche per la sua facilità di produzione.
Esso è infatti composto da un termometro graduato, per rilevare la temperatura d'ebollizione dell'acqua, e dall'involucro circostante e dei supporti per il termometro stesso fatti di un metallo che posso resistere alle temperature prossime ai 100°C. In passato si è fatto largo uso di ferro o leghe di rame come l'ottone per tali elementi, ma ultimamente si preferisce l'acciaio inox, dato l'ambiente predisposto alla corrosione, che garantisce una maggiore durabilità ed affidabilità dell'oggetto.
BIBLIOGRAFIA:
http://www.astropa.inaf.it/wp-content/uploads/2018/01/Fuess1932a.pdf
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